Nessi
Nessi
Martedì 21 Febbraio 2017 - dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Teatro Comunale Luigi Russolo - Via Silvio Pellico - Portogruaro (VE)
ALLIBITO SRL E PROGETTI DADAUMPA Di e con: Alessandro Bergonzoni Regia: Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi In questo suo nuovo spettacolo, dal titolo Nessi, Alessandro Bergonzoni sta cercando di cambiare strada, di andare in una direzione diversa da quella consueta. Non temete troverete ancora i suoi immancabili deliri solipsistici, i suoi tipici funambolismi verbali, ma la cifra complessiva, impercettibilmente, non è più la stessa, e lo si coglie. È difficile, però, definire l'esatta natura di questo mutamento: gli spettacoli di Bergonzoni, si sa, non partono mai da un preciso argomento, o se ne partono, non si sa dove arrivino, passano da un tema all'altro senza che si possa individuarvi un percorso stabilito. Il tono generale, però, sembra andare verso qualcosa di intimo, di non detto che egli esprime attraverso l'istinto e le viscere, qualcosa di imprendibile, eppure sostanziale. Questo grande visionario della scena supera la fase del puro gioco di parole, dell'esilarante calembour, per addentrarsi su un terreno più sottilmente metafisico, dove il paradosso comico sfiora l'enigma dell'identità, è il dissolversi del linguaggio riflette il mistero della vita. La logica di Nessi è, all'apparenza, sempre la stessa, ovvero lo smontaggio di ogni logica, ma nel folgorante esercizio del non-senso si insinua stavolta un'ulteriore nota di inquietudine: si parla, seppure in perfetto stile bergonzoniano, della morte, dei tanti modi di morire, per un attacco di cuore o per un attacco indiano. Si parla dei legami, dei nessi, appunto, fra le nascite e le morti, del ciclo dell'inizio e della fine, testimoniato dalla fascia double face che l'attore porta al braccio anche fuori dal palco, per la strada, da un lato scura, a lutto, dall'altro bianca, in un'inestricabile dialettica degli opposti. Si riscontrano inoltre, appena accennati, e tuttavia ricorrenti, dei riferimenti a una non meglio precisata figura paterna, dei richiami a una sorta di surreale dialogo padre-figlio. E gli strani oggetti manovrati alla ribalta sono, significativamente, delle incubatrici. Non mancano le battute destabilizzanti, per cui “i tornanti sono viandanti che dopo la curva tornano indietro, e i cipressi dei depressi appesi a un albero.” Non mancano le accelerazioni folli, nel corso delle quali si mette inspiegabilmente a discutere tra sé , passando senza sosta dal russo al giapponese. Ma la nota dominante è quella nera e malinconica. Ed infine quel breve sproloquio su un figlio sordo che verrebbe chiamato Invano: si è sposato Invano, si è laureato Invano... Al di là dei risvolti buffi, quel frustrante avverbio trasformato in nome proprio sembra così diventare un'acre metafora dei nostri tempi, di cui Bergonzoni, è da sempre uno specchio distorto ma fedele, un incongruo eppur sensibile termometro.
Orari: ore 21.00 Luogo: Teatro Comunale Luigi Russolo, Via Silvio Pellico, 30026, Portogruaro, (Ve) Biglietti: da 19.00 a 29.00 euro Telefono e mail per informazioni: 0421/270069 info@teatrorussolo.it Sito internet: www.teatrorussolo.it