Phaedra's Love

Di Sarah Kane

Da Lunedì 09 a Martedì 10 Gennaio 2017 - dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Teatro Franco Parenti - Via Pier Lombardo, 14 - Milano (MI)

AUTORE: Sarah Kane  REGIA: Piero Di Donato  COMPAGNIA: Teatro Ulixe  REPLICHE: 9-10 Gennaio 2017 ore 21.00  TEATRO: Teatro Franco Parenti, Sala AcomeA, Via Pier Lombardo, 14  - MILANO 

Il 9 e il 10 gennaio 2017, alle 21.00 al Teatro Franco Parenti di Milano va in scena Phaedra’s Love di Sarah Kane, uno spettacolo prodotto da Teatro Ulixe e con la regia di Piero Di Donato.Sarah Kane è un’interprete dei suoi tempi, ed è un genio drammaturgico.Nel rovesciamento del mito greco di Phaedra, costruisce un impianto di scena perfetto in cui la vicenda si snoda sovvertendo la tradizione del mito ellenico.

Sarah Kane: ‘Ho voluto mantenere i temi principali del teatro greco: amore, odio, morte, vendetta, suicido, ma ho usato una poetica urbana completamente contemporanea”.Se nella tragedia greca la violenza avviene fuori dalla scena, qui è rappresentata cruda al pubblico; se il coro racconta la vicenda come un personaggio, qui il coro è il popolo che assiste allo svolgersi della sorte dei personaggi; se nella tragedia greca gli dei decidono dei destini, qui il destino è nelle mani dei personaggi che non riconoscono alcun dio in grado di influenzare le loro scelte.Sarah Kane: “In un’epoca in cui non è più la religione, laica o secolare, a guidare le azioni degli uomini, a decidere le sorti della storia, è il desiderio”.

Cosa ne è del desiderio, quando non c’è una legge che delimita il campo di gioco, che detta le regole, che distingue il possibile dal non lecito? Tutto diventa legittimo. La ricerca del desiderio si indirizza per strade inimmaginabili, senza che le azioni degli individui tengano conto delle possibili conseguenze sulla collettività, ma nemmeno su sé stessi.

Sarah Kane: “Due persone possono essere nello stesso momento nella stessa vicenda, ma al di là di questo non hanno nulla in comune.Questa è la distanza e la disconnessione della nostra epoca moderna. La collettività non ha un luogo dove trovarsi: siamo individui, e siamo da soli”.