Il Giorno Di Un Dio
Testo E Regia Cesare Lievi
Da Martedì 13 a Mercoledì 14 Febbraio 2018 - dalle ore 21:00
Teatro Bonci - Piazza Guidazzi - Cesena (FC)
Teatro Bonci, piazza Guidazzi, Cesena Stagione 2017/2018
13 e 14 febbraio ore 21 IL GIORNO DI UN DIO testo e regia Cesare Lievi traduzione (per la parte in tedesco) Hinrich Schmidt-Henkel con (in o.a.) Hendrik Arnst, Irma Ridolfini, Maximilian Brauer, Bea Brocks, Paolo Garghentino, Irene Kugler, Graziano Piazza, Alvia Reale Grazia: Giulia Letizia Roversi, Alma Haddaji, Giada Gavioli Cameriere Andrea Acciai scena Maurizio Balò costumi Birgit Hutter musica e musica originale Mauro Montalbetti disegno luci Cesare Agoni ufficio drammaturgico Sylvia Brandl, Philine Kleeberg
responsabile tecnico Robert John Resteghini direttore di scena Mauro Fronzi macchinisti Massimo Abbondanza, Sergio Puzzo capo elettricista Fabio Bozzetta tecnico fonico e video Alberto Irrera sarta Pierangela Rotolo produzione STADTTHEATER KLAGENFURT, EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE, TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE foto di Arnold Poeschl
Spettacolo in italiano con brevi inserti in lingua tedesca durata 1 ora e 50 minuti
Martedì 13 e mercoledì 14 febbraio (ore 21) Cesare Lievi si confronta con Martin Lutero e la sua vicenda umana, storica e religiosa. Il regista porta sul palcoscenico del Teatro Bonci di Cesena Il giorno di un dio, una coproduzione Stadttheater Klagenfurt (Austria), Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro di Roma. Lo spettacolo, già in scena il mese scorso al Teatro Argentina di Roma e in arrivo dalle tappe di Bologna e Modena, vuole riflettere sulle conseguenze della “riforma” e su temi attualissimi come teologia e libertà, fede e fanatismo, autorità e coscienza.
Non si saprà mai se il 31 ottobre 1517 Lutero conficcò veramente sulla porta della Chiesa del Castello di Wittenberg le sue 95 tesi contro la pratica delle indulgenze: resta il fatto che quel giorno l’allora poco più che trentenne Martin Luther stava cambiando non solo la sua ma la vita di tutti noi. Ma oggi cosa rimane nella nostra vita quotidiana, pubblica o privata, di un evento storico che segnò così profondamente l’Europa? In che modo questi testi hanno tracciato il nostro modo di pensare e vivere l’esistenza? Qualcosa di vago, d’indistinto che pur agisce con forza e determinazione segrete, inconsapevoli, indipendentemente dal fatto che si sia atei, cattolici, riformati o semplicemente nulla? Regista colto e raffinato, Cesare Lievi si e ci pone queste domande ne Il giorno di un Dio: il lavoro, di cui è anche autore, si sviluppa su dodici frammenti che si rapportano, giocano e interagiscono tra di loro alla ricerca di una illuminazione che a sua volta alimenta e rimanda ad altre domande, ad altri dubbi. Dodici frammenti scenici. Dodici tentativi per un lavoro teatrale su Martin Lutero, dove il discorso sulla rappresentazione si affianca a quello sulla perdita della memoria storica: «il teatro risveglia ricordi, anche quelli morti, e noi l’abbiamo fatto con Lutero. Ricordi morti. Per l’appunto, non c’è peggior cosa d’un ricordo morto. Dice un personaggio del nostro spettacolo. E penso abbia ragione. Un ricordo che non parla è qualcosa di mostruoso: sta lì, di fronte a noi, ma non lo capiamo, non riusciamo a decifrarlo. Eppure agisce, ci turba, ci crea angoscia, perché in fondo se è lì come ricordo, la sua morte non può che essere apparente».
Regista, drammaturgo e poeta, Cesare Lievi divide la sua feconda attività registica tra Italia, Germania e Austria, paesi nei quali nel corso degli anni, ha diretto decine di allestimenti sia di prosa che di lirica. Già autore di numerose regie per ERT – ricordiamo, tra gli altri, Erano tutti i miei figli di Arthur Miller nel 2002, La brocca rotta di Heinrich von Kleist nel 2003 – Lievi torna a lavorare con il Teatro Nazionale per questo lavoro ambizioso in cui dirige un cast di attori italiani e tedeschi, lavoro che giunge a compimento grazie alla collaborazione con il Teatro di Roma e lo Stadttheater di Klagenfurt (Austria), città che ne ha ospitato il debutto assoluto il 5 ottobre 2017, esattamente cinquecento anni dopo il rivoluzionario gesto.
prezzi: intero € 25, ridotto € 18, speciale Giovani e loggione € 15 prevendita €1
biglietteria Teatro Bonci 0547 355959 - info@teatrobonci.it
orari di apertura martedì-sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle ore 19