Teatro Arena Del Sole A Bologna
Stagione 2022 - 2023
Da Giovedì 24 Novembre 2022 a Domenica 21 Maggio 2023 -
Teatro Arena Del Sole - Via Indipendenza, 44 - Bologna (BO)
Torna a Bologna l’artista spagnola Angélica Liddell con la nuova creazione Caridad in prima nazionale al Teatro Arena del Sole
Teatro Arena del Sole, Via Indipendenza 44 – Bologna 15 e 16 aprile 2023 – uniche date italiane sabato ore 19.00 | domenica ore 16.00
Caridad Un’approssimazione alla pena di morte divisa in 9 capitoli testo, scene, costumi e regia Angélica Liddell
con David Abad, Yuri Ananiev, Federico Benvenuto, Nicolas Chevallier, Guillaume Costanza, Angélica Liddell, Borja López, Sindo Puche e con il coro di laringectomizzati SHOUT AT CANCER: Guy Vandaele, Frank Meeus e Andrew Pett
produzione Iaquinandi S.L, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Festival Temporada Alta Girona, CDN Orleans Centre Val de Loire, Teatros del Canal Madrid in collaborazione con Aldo Miguel Grompone (Roma)
durata 1h e 40 minuti la visione dello spettacolo è consigliata a un pubblico adulto o a minori accompagnati
spettacolo in spagnolo sovratitolato in italiano
Ogni volta che si allatta un bambino, si cresce un ladro o uno stupratore. Si dovrebbe per questo privarlo dell’allattamento e dell’alimento? La carità è una donna che, anche se non è mai incinta, e indipendentemente dalla sua età, ha sempre le mammelle colme di latte. Esiste per sostenere gli affamati della terra, quelli che un giorno qualcuno smise di allattare, gli esclusi. E la carità ha un senso solo nelle carceri, davanti ai criminali Angélica Liddell
Angélica Liddell, artista potente ed estrema, dopo Liebestod - El olor a sangre no se me quita de los ojos - Juan Belmonte – fra i migliori spettacoli stranieri della stagione secondo la critica – torna a Bologna con la sua nuova creazione: Caridad. Un’approssimazione alla pena di morte divisa in 9 capitoli in prima nazionale al Teatro Arena del Sole sabato 15 aprile alle ore 19.00 e domenica 16 alle ore 16.00 (uniche date italiane).
Presentato per la prima volta al Festival Temporada Alta di Girona a ottobre 2022, lo spettacolo è una coproduzione internazionale di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale con Iaquinandi S.L, Festival Temporada Alta Girona, CDN Orleans Centre Val de Loire, Teatros del Canal Madrid e in collaborazione con Aldo Miguel Grompone (Roma).
Domenica 16 aprile alle ore 11.00 presso il Teatro Arena del Sole si terrà un incontro aperto al pubblico con Angélica Liddell in occasione della presentazione del volume Caridad. Un'approssimazione alla pena di morte divisa in 9 capitoli pubblicato nella collana Linea di ERT Fondazione e Luca Sossella editore. Dialogheranno con l’artista Maddalena Giovannelli, docente di Storia del teatro (USI, Lugano) e critica teatrale e il direttore di ERT Valter Malosti. Interprete Teresa Vila.
Diviso in 9 capitoli, Caridad richiama i testi sacri – fra tutti, il Vangelo di Matteo – per riflettere sul male e sulla possibilità del perdono. Lo spettacolo attraversa i temi della vendetta, del crimine e del peccato, per indagare la virtù della carità, considerata più importante sia della fede che della speranza: un «apogeo dell’amore» che conduce «ad abbracciare gli assassini». Il pubblico si confronta con il concetto di progresso sociale, misurabile, secondo l’artista, sulla base del grado di atrocità che siamo capaci di perdonare.
«Il cristianesimo – dichiara l’artista – continua a essere uno dei movimenti più moderni e trasgressivi per la quantità di perdono e carità che ci costringe a sopportare di fronte al criminale. “Beati i perseguitati a causa di giustizia” dice Matteo; è più importante del monito “non ucciderai”, è più importate del comandamento “non ruberai”. Il perdono e la carità implicano l’accettazione totale della natura umana, che include la malvagità, che non è altro che una grande concentrazione di sofferenza».
Da queste premesse Angélica Liddell mette in discussione il senso comune di moralità e di giustizia: «la vera carità non può essere immorale, poiché redime il ladro, lo stupratore e l’assassino. Il suo latte non nutre i bambini, ma i vecchi. La carità è la più conflittuale delle virtù teologali. La carità, infatti, ci pone dinanzi a un conflitto morale: amare oltre la legge. Amare il criminale. Proprio come l’arte, la Carità è capace di commuoversi fino al punto da farci deporre la legge. Dall’altro lato la Carità cristiana si veste dei raggi dell’amore assoluto, la promessa dell’Eden. “In verità ti dico: oggi sarai con me in paradiso” dice Gesù al ladrone sulla croce. Non esiste canto più bello sulla Carità della Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi. Il cristianesimo si fonda su questa epistola».
Arte e crimine sono per Liddell equiparabili, in quanto provengono da una stessa matrice originaria, l’”Irrazionale”, e agiscono fuori da ogni legge, nel segno della libertà. «Se accettiamo il fatto della libertà – prosegue l’artista – dobbiamo accettare il fatto dell’arte e del male. Il crimine, l’arte e l’amore rappresentano l’impotenza della ragione».
Un’inclinazione filosofico-poetica di tutta la ricerca artistica di Angélica Liddell, che trae ispirazione soprattutto dal pensiero dello scrittore e antropologo Georges Bataille, dell’esoterista e teosofo Rudolf Steiner e del filosofo e sociologo Michel Foucault. «Voglio narrare attraverso le citazioni» scrive Liddell, chiamando a raccolta in Caridad altri autori fondamentali del suo immaginario: Andrzej Żuławski (Possession), Samuel Beckett, Lewis Caroll, Pier Paolo Pasolini (Il Vangelo secondo Matteo; Il fiore delle Mille e una notte), Jean-Luc Godard (Le Mépris), Marchese de Sade (La filosofia nel boudoir), Albert Serra (Liberté), Carl Theodor Dreyer (Ordet), Sergej Iosifovič Paradžanov (Il colore del melograno).
Il crimine e il male vengono legittimati e sublimati in scena non per provocare o destare scandalo, ma per «derubare la realtà ed elevarla a mito», ovvero quello che per l’artista è lo spazio del riconoscimento, conducendo a una profonda riflessione sul senso della punizione e della condanna: «Intimamente, per purificarci, non necessitiamo di una vittima ma di un assassino. Non ci purifica la morte degli appestati, ma la morte o il bando di colui che ha causato la peste, come Edipo. In questa maniera quello che ci purifica non è la vittima ma il criminale».
«Mitificare la pena di morte nella sua connotazione sacrificale – prosegue la regista – genera un conflitto morale di altissimo grado che si compensa con una trasgressione maggiore, la Carità. Allattare l’assassino, porsi al suo posto è ciò che la società non tollera. Ma come faremo quando nessuno morirà per noi, quando l’idea di sacrificio sarà scomparso dalle sentenze e ci rimarrà solo l’idea di condanna, di castigo e di sete. Basta al popolo la condanna perpetua per ottenere la sua purificazione?».
ERT / Teatro Nazionale ha pubblicato nella collana Linea, edita con Luca Sossella, due volumi dedicati ad Angélica Liddell: Non devi fare altro che morire nell’arena (2022), contenente il testo di Liebestod e due saggi di approfondimento scritti dall’artista; e Caridad. Un’approssimazione alla pena di morte divisa in 9 capitoli (2023), il 36esimo volume della collana, entrambi con la traduzione di Silvia Lavina. Linea è un progetto editoriale curato da Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono.
Angélica Liddell (Figueres, Girona, 1966) è regista, performer e autrice. Fonda la compagnia ATRA BILIS TEATRO nel 1993. Le sue opere sono state tradotte in francese, inglese, rumeno, russo, tedesco, polacco, greco, portoghese, giapponese e italiano. Molti dei suoi ultimi lavori sono stati presentati in contesti prestigiosi come Festival d’Avignon, Wiener Festwochen, Shaubuhne di Berlino, Théâtre de l’Odeón di Parigi e importanti istituzioni in Europa, America e Asia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il Casa de América Award for Innovative Drama per Nubila Wahlheim (2003); SGAE Theatre Award per Mi relación con la comida (2004); Premio Ojo Crítico Segundo Milenio Award (2005); Notodo del Público Award per la migliore opera con Perro muerto en tintorería: los fuertes (2007). E inoltre il premio Nazionale di Letteratura Drammatica assegnato dal Ministero della Cultura spagnola per La casa de la fuerza (2012); il Leone d’Argento a La Biennale Teatro di Venezia 2013; il Premio di letteratura LETEO (2016); il Premio de la crítica de las artes escénica en Cataluña, per lo spettacolo internazionale The Scarlet Letter (2020). Nel 2017 viene nominata Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura della Repubblica di Francia. È artista associata del CDN Orleans Centro Val de Loire.
Il suo debutto italiano è stato con ERT / Teatro Nazionale a VIE Festival nel 2011, dove ha presentato Te harè invincible con mi derrota, un omaggio alla violoncellista Jaqueline du Pré. È tornata a VIE nel 2014 con lo spettacolo prodotto da ERT, You are my destiny (Lo stupro di Lucrezia). Il rapporto con Emilia Romagna Teatro è proseguito negli ultimi due anni con i debutti nazionali di Liebestod – El olor a sangre no se me quita de los ojos – Juan Belmonte, andato in scena al Teatro Arena del Sole il 29 e 30 aprile 2022, dopo essere stato presentato al Festival d’Avignon; e della coproduzione internazionale Caridad, dopo la prima al Festival Temporada Alta Girona.
Caridad Un’approssimazione alla pena di morte divisa in 9 capitoli testo, scene, costumi e regia Angélica Liddell con David Abad, Yuri Ananiev, Federico Benvenuto, Nicolas Chevallier, Guillaume Costanza, Angélica Liddell, Borja López, Sindo Puche coro di laringectomizzati SHOUT AT CANCER Guy Vandaele, Frank Meeus e Andrew Pett scherma paralimpica Alex Prior (Campione di Spagna in modalità sciabola) e Ayem Oskoz luci La Cía de la Luz (Pablo R. Seoane) paesaggio sonoro Antonio Navarro realizzazione scene Readest Montajes, S.L. realizzazione oggetti di scena Francisco García-Calvo Rodríguez direttore di produzione Gumersindo Puche traduzione sovratitoli in italiano Silvia Lavina produzione Iaquinandi S.L, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Festival Temporada Alta Girona, CDN Orleans Centre Val de Loire, Teatros del Canal Madrid in collaborazione con Aldo Miguel Grompone, Roma Angélica Liddell è artista associata del CDN Orleans Centro Val de Loire
Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti: da 7 € a 25 € esclusa prevendita Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Tel. 051 2910910 - biglietteria@arenadelsole.it bologna.emiliaromagnateatro.com | emiliaromagnateatro.com
MILANO - EUROPA a/r Stratagemmi prospettive teatrali organizza una navetta da Milano per la visione dello spettacolo Caridad a Bologna, sabato 15 aprile: partenza in bus, focus dedicato all’artista, visione dello spettacolo e ritorno. Per partecipare scrivere a redazione@stratagemmi.it entro il 10 aprile. Il costo è di 25 € e include trasporto e biglietto. Le informazioni dettagliate su orari e luoghi di partenza e di ritorno saranno comunicate via mail agli interessati.
La compagnia Arte e Salute torna a Pasolini portando in scena Porcile, con la regia di Nanni Garella e le coreografie di Michela Lucenti
Teatro Arena del Sole Via dell’Indipendenza 44 – Bologna
dal 18 aprile al 7 maggio 2023 Sala Thierry Salmon
Porcile di Pier Paolo Pasolini regia Nanni Garella coreografia Michela Lucenti un itinerario artistico e progettuale di Arte e Salute e Balletto Civile collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile in collaborazione con Associazione Arte e Salute, Regione Emilia-Romagna - Progetto “Teatro e salute mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna
prima nazionale
durata 1 h e 20 minuti
Nanni Garella con la sua compagnia Arte e Salute porta in scena in prima assoluta dal 18 aprile al 7 maggio al Teatro Arena del Sole di Bologna Porcile di Pier Paolo Pasolini, spettacolo frutto di un’inedita collaborazione con Balletto Civile, collettivo guidato dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti.
Dopo Calderòn di Fabio Condemi e Pilade di Giorgina Pi, Porcile è la terza tragedia del progetto Come devi immaginarmi dedicato a Pasolini, ideato dal direttore di ERT Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti.
Una collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Balletto Civile, con Associazione Arte e Salute, Regione Emilia-Romagna - Progetto “Teatro e salute mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna.
Porcile è un dramma ambientato nell’estate del 1967 a Godesberg, città della Germania nei pressi di Bonn, dove gli strascichi del nazismo sono ancora evidenti. Qui vive una famiglia borghese di ricchi industriali, i Klotz, il cui figlio Julian passa le giornate nel disinteresse e nell’apatia. Il giovane protagonista porta sulle spalle il peso di un’eredità intollerabile, quella che vide gli industriali, e dunque anche la sua famiglia, collaborare con il regime di Hitler. In questo senso Julian si rivela un perfetto eroe tragico, destinato a soccombere per il suo orgoglio e la sua sfacciataggine, ma anche per il suo sincero legame con la natura che al tempo stesso sfida. «Julian assomiglia molto a Pasolini da giovane – nota Nanni Garella – per questo infinito amore per la vita nonostante le difficoltà, le persecuzioni e le angherie».
Sebbene ambientata in epoca moderna, la pièce pasoliniana ha perciò tutte le caratteristiche e la potenza della tragedia arcaica: «Pasolini non è un drammaturgo, – specifica il regista – è un poeta e un narratore. Quando decide di affrontare il teatro tenta di scavalcare la forma del dramma borghese e anche quella del teatro epico. Per fare ciò Pasolini si tuffa nella tragedia antica, scrivendo in versi le sue opere teatrali, e strutturandole non in atti, ma in episodi».
La versione di Nanni Garella con Arte e Salute – oltre a dare risalto ad alcuni personaggi, come la figura della madre – concentra e amplifica sul piano drammaturgico l’inclinazione alla tragedia arcaica dello scrittore bolognese. Ispirandosi all’omonimo film di Pasolini del 1969, che vide l’attore Jean-Pierre Léaud nel ruolo di protagonista, Garella sceglie di dare più spazio al coro, che in Porcile appare soltanto alla fine per annunciare la morte improvvisa di Julian ed è costituito da un gruppo di contadini – tra cui immigrati italiani – che vivono e lavorano fuori dalla grande villa dei Klotz. Le vicende vengono così intervallate dalle parti corali e abitano una scena classica ed essenziale, costituita da tre uscite e un muro di luce, come era per la tragedia greca.
Da qui prende le mosse la collaborazione con il collettivo nomade e multidisciplinare Balletto Civile: «avevo bisogno del movimento e di una danza – dichiara il regista – capace di coinvolgere i miei attori. Con Michela Lucenti abbiamo dunque lavorato per costruire un coro che attraverso musica e gesti potesse spezzare la prosaicità asciutta e secca della tragedia».
Nasce così un inedito e virtuoso incontro, in cui il gruppo di attori di Arte e Salute ha avuto modo di confrontarsi con i performer di Balletto Civile acquisendo una tecnica e un linguaggio nuovi: «La nostra è una danza narrativa e gestuale – commenta Lucenti – e forse per questo l’incontro con la regia di Nanni Garella, incentrata sul testo e la parola, e con il suo speciale gruppo di attori è davvero riuscito. Insieme a loro abbiamo affrontato un grande lavoro sullo spazio-corpo e siamo rimasti sorpresi dalle loro risposte e dal desiderio di potersi raccontare attraverso il corpo».
Così come Michela Lucenti con Balletto Civile si è confrontata con Il padre selvaggio, sceneggiatura di un film mai realizzato di Pasolini, con il recente Davidson (produzione ERT), anche la Compagnia Arte e Salute arriva a misurarsi con la tragedia scomoda, scabrosa e sgarbata di Porcile dopo gli spettacoli tratti dalle sceneggiature di Edipo, Il Vangelo secondo Matteo e Le nuvole.
«Per recitare Pasolini ci vogliono interpreti molto bravi o, come nel nostro caso, attori particolari – conclude il regista – che manifestano il loro talento attraverso una leggera o pensante, in base a come la si vuole vedere, diversità. È proprio questa che li fa emergere dal chiacchiericcio del dramma borghese: sono pasoliniani per natura».
Porcile di Pier Paolo Pasolini regia Nanni Garella coreografia Michela Lucenti un itinerario artistico e progettuale di Arte e Salute e Balletto Civile con Luca Bandiera, Nicola Berti, Enrico Caracciolo, Barbara Esposito, Luca Formica, Francesco Gabrielli, Pamela Giannasi, Filippo Montorsi, Mirco Nanni, Alessandro Pallecchi, Roberto Risi, Emanuela Serra, Giulia Spattini assistente alla regia Nicola Berti assistente alla coreografia Emanuela Serra direzione di scena Davide Capponcelli costumi Elena Dal Pozzo luci Tiziano Ruggia suono Massimo Nardinocchi elementi scenici a cura del Laboratorio di Scenotecnica di ERT collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile in collaborazione con Associazione Arte e Salute, Regione Emilia-Romagna - Progetto “Teatro e salute mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna
La compagnia Arte e Salute nasce nel 2000 dal fortunato incontro tra Nanni Garella, Filippo Renda e Angelo Rossi. Alla base del progetto vi è una visione della cura psichiatrica non solo come terapia medica strettamente legata ad atti sanitari, ma come attenzione costante alla soggettività delle persone, per scoprirne attitudini, talenti e capacità rimaste inespresse.
Inizialmente viene avviato, con la collaborazione della Provincia di Bologna, un corso di formazione, una sorta di “accademia” diretta da Garella stesso, con il supporto di altri docenti e del personale del Dipartimento Salute Mentale di Bologna. I diplomati diventano poi parte di Arte e Salute Onlus, pazienti-attori coinvolti negli anni in pièce con affermati interpreti della scena italiana.
Dal 2007 la compagnia collabora stabilmente con Nuova Scena – Teatro Arena del Sole, un rapporto fruttuoso ereditato nel 2014 da ERT / Teatro Nazionale, che ha portato alla realizzazione di nuove e importanti produzioni e tournée estere: da Barcellona e Pechino nel 2015 fino al Giappone nel 2018 con La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat di Peter Weiss.
Balletto Civile Michela Lucenti fonda Balletto Civile nel 2003, progetto artistico nomade animato da una forte tensione etica. L'équipe si caratterizza per la ricerca di un linguaggio scenico totale, privilegiando l'interazione tra teatro, danza, canto dal vivo originale e una profonda relazione tra gli interpreti. Gli spettacoli di Balletto Civile hanno molteplici ispirazioni che vanno dalla rilettura, spesso irriverente, dei grandi classici del teatro, della danza e della musica, passando dalla drammaturgia originale di autori italiani alla messa in scena di grandi autori stranieri. In questi anni Balletto Civile ha ricevuto, tra gli altri, diversi riconoscimenti per il proprio lavoro tra cui il Premio ANCT, Premio Internazionale Roma Danza, Premio Hystrio Corpo a Corpo, Premio Danza&Danza e Premio Rete Critica. Per ERT Fondazione ha debuttato nell’ottobre 2022 con la nuova produzione Karnival, all’interno del programma di VIE Festival, e nel dicembre 2022 con Davidson. Michela Lucenti è inoltre curatrice di CARNE – Focus di drammaturgia fisica di ERT.
Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti: da 7 € a 15 € esclusa prevendita
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00 Tel. 051 2910910 - biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com Dall’11 aprile è aperto il Bar Cantinella nello spazio del Chiostro dalle 18.00 alle 24.00.
Orari delle repliche: 18/04/2023, ore 19.00 19/04/2023, ore 20.30 20/04/2023 e 21/04/2023, ore 19.00 22/04/2023, ore 20.30 23/04/2023, ore 18.00 25/04/2023, ore 19.00 26/04/2023, ore 10.30 27/04/2023 e 28/04/2023, ore 19.00 29/04/2023, ore 17.00 30/04/2023, ore 18.00 02/05/2023, ore 19.00 03/05/2023, ore 20.30 04/05/2023 e 05/05/2023, ore 19.00 06/05/2023, ore 20.30 07/05/2023, ore 18.00