Narratori Erranti
Rassegna Itinerante Di Teatro Di Narrazione
Da Sabato 04 Febbraio a Venerdì 14 Aprile 2023 -
Toscana - Italia
Rassegna Itinerante di Teatro di Narrazione 4 Febbraio -14 Aprile 2023 Carrara, Livorno, Querceta, Castelnuovo d’Elsa, Molina di Quosa
Cinque attori toscani 5 spettacoli, cinque città per la prima edizione di “Narratori Erranti” rassegna itinerante di teatro di narrazione che da Sabato 4 Febbraio a Venerdì 14 Aprile in diciassette appuntamenti racconteranno storie vere della propria terra.
L’ idea nasce dall’incontro di Elisabetta Salvatori, Fabrizio Brandi, Marco Azzurrini, Anna Meacci, Luca Barsottelli cinque attori toscani di quel teatro che viene definito “di narrazione”, autori dei propri spettacoli, che raccontano storie legate alla propria terra.
“Il teatro dopo la pandemia ha fatto emergere nuove esigenze in relazione al pubblico e al nostro lavoro-raccontano gli organizzatori - così come un chiaro e forte desiderio di recuperare il valore dell’aggregazione e del contatto umano”.
La rassegna ha l’intento di rafforzare la tradizione del racconto orale come patrimonio e recupero dell’identità, della memoria individuale e collettiva, coinvolgendo anche narratori provenienti da altre regioni: Mila Boeri da Milano, e Ariele Vincenti da Roma.
Simbolo di questo linguaggio teatrale e della rassegna, la sedia, oggetto che caratterizza da secoli le antiche veglie che si tenevano spontanee nei luoghi, dette appunto in Toscana, “a seggiola”.
I narratori con la loro sedia sono erranti, con l’urgenza di far viaggiare storie e memorie, da un territorio all’altro.
Narratori Erranti viaggerà in Circoli, Associazioni Culturali e in altre piccole realtà già ricche di storie proprie, un circuito di spazi sul territorio toscano, regione pilota di questo progetto.
Questa prima edizione metterà in relazione cinque province della Toscana (Firenze, Lucca, Pisa, Livorno e Carrara) in cinque territori diversi (Querceta, Castelnuovo d’Elsa, Molina di Quosa, Carrara, Livorno,).
Gli spettacoli: La Bella di Nulla e Vita di Antonio Ligabue di Elisabetta Salvatori; Una Questione di Geometrie e Blocco 3 di Fabrizio Brandi; La Tovaglia di Trilussa di Ariele Vincenti ; Meacci racconta Meucci di Anna Meacci; Filippo Vostro di Luca Barsottelli; Pisa ’68 di Marco Azzurrini; Alta Velocità di Mila Boeri.
In collaborazione con: La Fioreria delle Storie -Querceta, Lucca; Spazio Alberica-Carrara; Circolo Arci Colline – Livorno; Corte degli Accorti -Castelnuovo d’ Elsa, Firenze; Molina Mon Amour- Molina di Quosa, Pisa.
Ringraziamo le sezioni soci Unicoop Tirreno di Livorno, Versilia, Carrara per aver sostenuto questo nostro progetto.
Profilo Instagram: https://instagram.com/narratorierranti?igshid=YmMyMTA2M2Y=
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LA RASSEGNA
SABATO 4 FEBBRAIO ore 21,00 ASS. MOLINA MON AMOUR - PISA ELISABETTA SALVATORI LA BELLA DI NULLA
DOMENICA 5 FEBBRAIO ore 18,00 LA CORTE DEGLI ACCORTI CASTELNUOVO D’ELSA - FIRENZE FABRIZIO BRANDI UNA QUESTIONE DI GEOMETRIE
VENERDI’ 17 FEBBRAIO ore 19,00 CIRCOLO ARCI COLLINE - LIVORNO ARIELE VINCENTI LA TOVAGLIA DI TRILUSSA
SABATO 18 FEBBRAIO ore 19,00 FIORERIA delle STORIE- QUERCETA - LUCCA ARIELE VINCENTI LA TOVAGLIA DI TRILUSSA
DOMENICA 19 FEBBRAIO ore 18,00 LA CORTE DEGLI ACCORTI - CASTELNUOVO D’ELSA - FIRENZE ARIELE VINCENTI LA TOVAGLIA DI TRILUSSA
SABATO 25 FEBBRAIO ore 19,00 FIORERIA DELLE STORIE - QUERCETA - LUCCA ANNA MEACCI MEACCI RACCONTA MEUCCI
DOMENICA 26 FEBBRAIO ore 18,00 SPAZIO ALBER1CA CIRCOLO ARCI - CARRARA LUCA BARSOTTELLI FILIPPO VOSTRO
VENERDI’ 3 MARZO ore 21,00 SPAZIO ALBER1CA CIRCOLO ARCI- CARRARA ANNA MEACCI MEACCI RACCONTA MEUCCI
SABATO 4 MARZO ore 21,00 ASSOCIAZIONE MOLINA MON AMOUR - PISA LUCA BARSOTTELLI FILIPPO VOSTRO
DOMENICA 5 MARZO ore 19,00 FIORERIA DELLE STORIE - QUERCETA -LUCCA MARCO AZZURRINI PISA 68
VENERDì 10 MARZO ore 19,00 CIRCOLO ARCI COLLINE- LIVORNO MILA BOERI ALTA VELOCITÀ
SABATO 11 MARZO ore 19,00 FIORERIA DELLE STORIE - QUERCETA - LUCCA MILA BOERI ALTA VELOCITÀ
DOMENICA 12 MARZO ore 18,00 SPAZIO ALBER1CA CIRCOLO ARCI - CARRARA MILA BOERI ALTA VELOCITÀ
DOMENICA 19 MARZO ore 18,00 LA CORTE DEGLI ACCORTI CASTELNUOVO D’ELSA - FIRENZE LUCA BARSOTTELLI FILIPPO VOSTRO
SABATO 1 APRILE ore 21,00 ASS. MOLINA MON AMOUR - PISA FABRIZIO BRANDI BLOCCO 3
DOMENICA 2 APRILE ore 18,00 SPAZIO ALBER1CA CIRCOLO ARCI - CARRARA ELISABETTA SALVATORI VITA DI ANTONIO LIGABUE
VENERDI 14 APRILE ore 19.00 CIRCOLO ARCI COLLINE - LIVORNO MARCO AZZURRINI PISA 68
PRESENTAZIONE SPETTACOLI
LA BELLA DI NULLA di e con Elisabetta Salvatori al violino Matteo Ceramelli Il racconto della vita di Giuseppina Silvestri, nata in Versilia nel 1881; una donna con capacità comunicative sorprendenti che è rimasta indelebile nella memoria di chi l’ha conosciuta. Vero e proprio ‘personaggio’ per la sua epoca, ed ancora oggi figura modernissima: giovane vedova, rimasta sola con due figli, coi pochi soldi che aveva comprò un revolver per difendersi ed un grammofono per ascoltare la musica. Per mantenersi la sera raccontava storie, facendo della sua casa un teatro, la gente andava da lei per sentirla improvvisare racconti diversi a seconda del tema richiesto dal pubblico. La Bella di Nulla è la bisnonna paterna dell’autrice.
VITA DI ANTONIO LIGABUE di e con Elisabetta Salvatori Raccontare di Ligabue non significa solo raccontare di un artista folle, del suo rapporto con le due madri, quella naturale e quella adottiva, della sua solitudine, del suo soffrire la mancanza di una patria, del suo grande talento di pittore, ma diventa anche occasione per ricordare l’Italia e la Svizzera degli emigranti agli inizi del secolo scorso, le due guerre, la bassa Reggiana, il Po. Mentre si affermano le avanguardie artistiche e l’astrattismo Antonio dipinge le sue storie di tigri e pollai, sempre fiero della sua arte.
PISA 68 Un maggio lungo un anno di e con Marco Azzurrini voce e chitarra acustica Alessandro Cei collaborazione artistica Angelo Cacelli Il 1968 si concluse a Pisa con i tragici fatti della Bussola, che avvennero proprio il 31 dicembre. Ma cosa era successo in città quell’anno, perché più di 500 persone avevano deciso di contestare i “benestanti” che si erano recati in Versilia per il veglione? E gli altri, quelli che erano rimasti a casa, cosa ne pensavano? Loro l’anno come lo avevano passato? In città cosa era successo in quel periodo di cambiamenti epocali, ma anche di normali accadimenti di una piccola città di provincia? Attraverso i racconti dei protagonisti di allora e i giornali dell’epoca, si cerca di dare alcune risposte e raccontare il ‘68 che anche a Pisa fu “formidabile”.
FILIPPO VOSTRO di e con Luca Barsottelli produzione La Bottega del Teatro Consulenza drammaturgia: Francesco Niccolini È uno spettacolo di narrazione per un attore solo, in cui le voci di quattro personaggi si intrecciano per dar vita alla storia. La narrazione procede da uno spaccato familiare dell’autore Luca Barsottelli: “Quando ero bambino, mia nonna mi raccontavano la storia di Filippo. Filippo era suo fratello, mio zio, ed era sparito 33 anni prima che nascessi; infatti nell'estate del 1942 venne mandato a combattere in Russia insieme ad altri 60,000 alpini. Aveva 21 anni. E non tornò più. Di lui non si ritrovò neppure il corpo. Attraverso le lettere scritte dal fronte e le testimonianze di tre familiari, lo spettacolo ricostruisce e intreccia il dramma intimo di una famiglia contadina nella Toscana ai tempi della guerra e la narrazione di una pagina drammatica nella storia mondiale, che ha coinvolto il corpo nazionale degli alpini: la campagna di Russia.
UNA QUESTIONE DI GEOMETRIE di e con Fabrizio Brandi in collaborazione con Enrico Pompeo Prodotto dall’Associazione Nesi-Corea con il sostegno del Comune di Livorno. Questa è una storia di periferia, di un quartiere costruito con le macerie della guerra su un triangolo di terra, tra la raffineria petrolifera, la via Aurelia, e il cimitero. Il quartiere Corea di Livorno, una delle tante Coree esistenti in Italia. Costruito senza una vera e propria identità, se non quella di una comunità e dei suoi personaggi che lo hanno attraversato dal dopoguerra ad oggi, dai suoi abitanti a Don Alfredo Nesi, compagno di banco di Don Milani, che nel quartiere fonda il Villaggio Scolastico cercando di tracciare per sempre nuove geometrie esistenziali. Un lavoro realizzato con le interviste fatte agli abitanti del quartiere Corea, e ai protagonisti dell’esperienza sperimentale educativa, nata con il Villaggio Scolastico di Don Nesi.
BLOCCO 3 di Fabrizio Brandi e Francesco Niccolini con Fabrizio Brandi regia Fabrizio Brandi, Francesco Niccolini, Roberto Aldorasi C’era una volta Mario Nesi, anni undici, nato al Blocco 3, nel popolare rione della Guglia di Livorno fra gli anni ’70 e ‘80. Il Blocco 3 è l’edificio che lo vede crescere, all’ombra del suo cortile e di una affollata e picaresca umanità, fra compagni di giochi esuberanti, e vicini di casa molto vicini. Mario, sotto l’ala protettiva del padre un tipico comunista d’acciaio di quei tempi, sviluppa i primi germi di ribellione umoristica e autocoscienza. La voglia di crescere ed emanciparsi, non tarderà a portare le prime trasgressioni e le prime esperienze amorose. L’ironia di Mario forgia il suo personaggio in un ritmo allegro ma non troppo. La narrazione tratteggia con disinvoltura uno spaccato caleidoscopico della profonda umanità che vi si affolla e affianca Mario nel suo mestiere di crescere e di vivere.
MEACCI RACCONTA MEUCCI di e con Anna Maecci La vita avventurosa, la lotta per i propri diritti e il duro cammino dell’uomo che per primo ebbe l’idea del telefono, sullo sfondo della Firenze primo Ottocento, di Cuba Coloniale e dell’America dei pionieri. Dal teatro della Pergola a Firenze al teatro Tacon dell’Avana fino alla piccola fabbrica di candele a N.Y., la biografia di Antonio Meucci nato in Borgo San Frediano a Firenze nel 1808 e costretto a fuggire oltre oceano per motivi politici. Le sue invenzioni, i suoi sogni e le sue sfortune. E infine l’amore indiscusso per la moglie Ester che mai riuscì a capirlo completamente.
LA TOVAGLIA DI TRILUSSA di Ariele Vincenti e Manfredi Rutelli con Ariele Vincenti musiche M° Pino Cangialosi supervisione artistica Nicola Pistoia “E’ uno spettacolo popolare, emozionante e divertente in cui - spiega Vincenti - attraverso le parole e aneddoti pubblici e privati del “Poeta di Roma”, racconto una romanità in via d’estinzione. All’apice del suo successo, tutte le donne di Roma lo corteggiavano e file di curiosi gravitavano giorno e notte sotto la sua casa. In vecchiaia purtroppo ebbe problemi economici, ma non rinunciò alle amate cene in osteria. La cosa che mi ha colpito è che quando arrivava il conto, Trilussa scriveva due versi sulla tovaglia di carta mezza unta, la strappava, la dava all’oste e la cena era pagata. Durante le ricerche mi sono reso conto della grande attualità dei suoi scritti che toccano, con metafore sarcastiche, quegli aspetti sociali della politica e del potere che nella Storia sempre si ripetono uguali a sé stessi.”
ALTA VELOCITA’ di e con Mila Boeri Consulenza drammaturgica Francesco Niccolini Un racconto condotto per frammenti che intreccia elementi autobiografici con la costruzione dell’opera pubblica più grande ed onerosa della storia della nostra repubblica, la linea ferroviaria ad alta velocità. Un viaggio che parte dal treno per arrivare ad interrogarsi su come usiamo il nostro tempo, i soldi, il territorio, su come ci immaginiamo il futuro e quanto ne vorremmo essere artefici.
Attenzione, attenzione!
La Corte degli Accorti allarga ancora di più i propri confini e si inserisce in un cartellone di spettacoli fatto da "Narratori erranti", attori che declamano e incantano, affascinano e affabulano!
Le modalità di partecipazione sono sempre le stesse, per la Corte: chi può si prenoti scrivendo una mail a lacortedegliaccorti@gmail.com
L'ingresso è libero e gratuito, finché c'è posto!
Chi vuole può contribuire alla cena condivisa pubblico/artisti portando cibarie o bevande.
Si sta insieme, si ride, si scherza e ci si diverte. Si sta insieme, insomma, alla vecchia maniera.
Qui il programma dei tre appuntamenti castelnovini, con un aggiunta per il 19 febbraio davvero imperdibile!
E quindi accorrete, accortisti, orsù!
Prima tappa a Castelnuovo sarà *domenica 5 febbraio* alle 18.00 con Fabrizio Brandi e il suo "Questione di geometrie": di e con F. Brandi in collaborazione drammaturgica E. Pompeo
Questa è una storia di periferia, di un quartiere costruito con le macerie della guerra su un triangolo di terra, tra la raffineria petrolifera, la via Aurelia, e il cimitero. Il quartiere Corea di Livorno, una delle tante Coree esistenti in Italia. Costruito senza una vera e propria identità, se non quella di una comunità e dei suoi personaggi che lo hanno attraversato dal dopoguerra ad oggi. Il lavoro è stato realizzato attraverso le interviste fatte agli abitanti del quartiere Corea.
Secondo appuntamento per *domenica 19 febbraio*: alle 17.00 apertura con uno special special guest: Rocco Rosignoli, cantautore, scrittore, saggista e chi più ne ha più ne metta, presenterà il suo libro "L'arte di Leonard Cohen" (Mimesis, 2022), accompagnando la presentazione con alcune canzoni del grande musicista canadese da lui stesso tradotte in italiano.
Segue, alle 18.00, l'incontro con l'attore Ariele Vincenti e il suo "La tovaglia di Trilussa".
La Tovaglia di Trilussa è interpretato con poetica e sincera passione da Ariele Vincenti, nei panni di Remo, un immaginario custode dello Zoo di Roma, diventato amico del poeta durante le lunghe passeggiate in sua compagnia tra le gabbie degli animali. Una sera Trilussa, ormai settantenne decide di invitarlo per la prima volta a cena in Osteria, dove tra bicchieri di vino e atmosfere “di una volta” in un giorno tanto particolare quanto malinconico, si racconta l’avventurosa vita e la straordinaria Poetica di Trilussa; dagli inizi nei Caffè Concerto, alle lunghe tournée in giro per l’Italia, in Europa e in Sud America.
La sua disincantata ironia, i suoi amori incostanti, la passione per le Osterie, il suo vivere sopra le righe, il suo sperperare i guadagni, la sua innata libertà, il suo rapporto col potere, fanno di Trilussa un poeta, con un vissuto unico, che gli permetterà di diventare universale, nonostante scriva in dialetto. Nello spettacolo, la cronologia della cena va di pari passo con il racconto della sua poetica, frutto di un’accurata ricerca. Dalle poesie più famose, alle macchiette, dai sonetti alle favole, restituendo, con questo racconto teatrale, a noi, ed all’amico Trilussa, il giusto ricordo umano, il doveroso onore artistico, la giocosa e scanzonata maschera del poeta che è stato.
Ultimo incontro dei Narratori Erranti alla Corte è per *domenica 19 marzo*, sempre alle 18.00, con Luca Barsottelli e il suo "Filippo vostro".
Filippo Vostro è uno spettacolo di narrazione per un attore solo, in cui le voci di quattro personaggi si intrecciano per dar vita alla storia. La narrazione procede da uno spaccato familiare dell’autore Luca Barsottelli: “Quando ero bambino, mia nonna mi raccontava la storia di Filippo. Filippo era suo fratello, mio zio, ed era sparito 33 anni prima che nascessi; infatti nell'estate del 1942 venne mandato a combattere in Russia insieme ad altri 60,000 alpini. Aveva 21 anni. E non tornò più. Di lui non si ritrovò neppure il corpo".
Attraverso le lettere scritte dal fronte e le testimonianze di tre familiari, lo spettacolo ricostruisce e intreccia il dramma intimo di una famiglia contadina nella Toscana ai tempi della guerra e la narrazione di una pagina drammatica nella storia mondiale, che ha coinvolto il corpo nazionale degli alpini: la campagna di Russia.
Per la stesura del copione l’autore si è avvalso della consulenza drammaturgica di Francesco Niccolini.
La Corte degli Accorti